La chiesa in preghiera per le vittime e i sopravvissuti degli abusi

C’è una data precisa segnata sul calendario della Chiesa italiana , il 18 novembre. Sarà il giorno nel quale si svolgerà la quarta giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti degli abusi. “Al cuore di ogni relazione umana, personale o comunitaria vi è un atto di fiducia- spiega in una nota Chiara Griffini,  presidente del Servizio Nazionale tutela minori e adulti vulnerabili della Cei, affidarsi è anche il movimento che anima la fede di ogni uomo e donna credente, in ogni forma di abuso sappiamo esserci invece un tradimento e una rottura della fiducia,   che investe non solo vittima e abusante, ma tutto il contesto in cui ciò accade”. L’edizione 2024 sarà caratterizzata da un manifesto che riproduce una famosa opera dal titolo “Sacco e oro” realizzata da Alberto Burri. Lo scopo della giornata di preghiera è dare un contributo a “cercare di ricucire lo strappo, magari ancora aperto e sanguinante, con il filo d’oro della prossimità e della cura”. I contenuti, spiega la Cei,   “si prestano a essere utilizzati anche lungo l’anno per momento di riflessione comunitaria, sono stati preparati da vittime e da familiari di vittime, da persone che stanno cercando con fatica di ritessere la fiducia spezzata in loro da abusi subiti in prima persona o dai loro figli da parte di sacerdoti e operatori pastorali laici”.  Griffini auspica che questo momento di preghiera possa aprire la strada a ulteriori, sempre più approfondite riflessioni sul tema in grado di mettere a fuoco anche linee di intervento “nelle parrocchie, nelle Diocesi, nei seminari, nelle comunità religiose, nelle associazioni e nei movimenti”.  La giornata si svolge in corrispondenza di quella europea per la protezione dei minori contro sfruttamento e abuso sessuale e, conclude la Cei,”coinvolge tutta la comunità cristiana nella preghiera, nella richiesta di perdono per i peccati commessi e nella sensibilizzazione riguardo a questa dolorosa realtà”. 

Condividi:

Post correlati